San Giorgio e il Drago

25 artisti si confrontano sul tema dell’incontro – scontro tra San Giorgio e il drago.
Catalogo con presentazione di Margherita Ronsecco e Giuliano Martin.
Bonnanaro (Sassari) 12-27 aprile 2014.

Venticinque differenti talenti si esprimono nella mostra voluta e organizzata dall’artista Gian Carlo
Marchisio nell’ambito di GovanorArt, rispondendo alla proposta di seguire la propria ispirazione sul tema
dell’incontro – scontro tra S. Giorgio e il Drago.

Tema tradizionale e tanto spesso affrontato in arte e in letteratura, e tuttavia capace di suscitare visioni e
riflessioni più che mai significative nel tempo presente.
Incontro – o ben più frequentemente scontro – nell’iconografia consueta: tentazione di eroica superbia
determinata a rinnegare, respingendolo lontano da sé, per poi annientarlo, quell’aspetto oscuro e mostruoso
che pur è parte ineludibile dell’umana natura.

I Greci antichi sapevano riconoscere le forze inquietanti del caos e del disordine che ci intimoriscono
dall’interno, e, attribuendo loro carattere sacro di divinità, le facevano degne di considerazione e si rendeva-
no con ciò capaci di comunicare e di relazionarsi con esse.

In secoli più recenti – e più repressivi – si è creato un distacco, un dissidio talora insanabile, tra Spirito e Ma-
teria, si è dilatata la distanza tra Cielo e Terra, si è instaurata e rafforzata sempre più la propensione a leggere
la realtà interiore – e dunque anche la esteriore – in termini di opposti inconciliabili, che prevedono soltanto
la lotta tra due istanze nemiche, destinate a combattersi finché l’una non avrà sopraffatto e annichilito l’altra.

E in epoche ancora più prossime a noi pare essersi prodotto una sorta di capovolgimento, essersi
sviluppata una tendenza, nata comunque da quella incapacità di riconoscimento e di dialogo, per cui San
Giorgio si consegna interamente alla tremenda, furiosa supremazia del Drago, quasi considerasse più profit-
tevole farsi suo schiavo che doversi misurare con esso. La Principessa, Anima prigioniera, non sarà liberata.
Chissà se un giorno S. Giorgio intraprenderà finalmente la via di una trasmutazione alchemica di se
stesso, e partendo dalla propria nigredo, da ciò che in lui è informe e confuso, saprà ottenere il lapis
philosophorum, la Pietra della Sapienza, e attraverso il suo mite, vero potere che unifica e integra, far sì
che le potenzialità del Drago non vengano negate e distrutte, o lasciate erompere senza limite con impatto
devastante, ma siano invece domate e rese fruibili in un percorso creativo.

Gian Mario Braghetto, Andrea Chessa, Truls Dahl, Cesare Dattena, Davide
De Muro, Francesco Farci, Carmelo Rocco Iaria, Monica Lugas, Antonio
Mallus, Maria Antonietta Mameli, Loredana Manunta, Alberto Marci, Gian
Carlo Marchisio, Franco Meloni, Pina Monne, Gigi Musa, Giulio Muzzo,
Flaviano Ortu, Paola Porcedda, Giorgio Saba, Giovanni Sanna, Danilo Sini,
Nicola Uneddu, Giuseppe Uzzanu

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